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Sentencia del Tribunal de Padua (Italia), de 9 de noviembre de 2007. La intervención en una circuncisión ritual constituye un ejercicio profesional abusivo
testata: Intervento di circoncisione rituale e reato di abusivo esercizio di una professione argomento: Libertà religiosa / Circoncisione rituale parole chiave: Circoncisione, Simboli religiosi, Trattamenti sanitari, Lesioni dolose, Libertà religiosa, Appartenenza confessionale, Diritto alla salute, Esercizio abusivo della professione medica abstract: La circoncisione rituale consiste in una menomazione dell'integrità fisica che non può prescindere dall'attenta valutazione delle condizioni del soggetto che la subisce, per le potenziali conseguenze negative che potrebbero aversi sulla sua salute, e che deve essere eseguita nel rispetto della buona pratica clinica, garantendo successivamente un'adeguata assistenza. Lo svolgimento di tale attività richiede, dunque, in ogni caso l'intervento di personale medico (nel caso di specie, veniva ritenuta responsabile del reato di cui all'art. 348 c.p. la madre di un neonato che aveva sottoposto il figlio a circoncisione rituale, affidandolo a persona estranea alla professione medica) [...]
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testata: Intervento di circoncisione rituale e reato di abusivo esercizio di una professione argomento: Libertà religiosa / Circoncisione rituale parole chiave: Circoncisione, Simboli religiosi, Trattamenti sanitari, Lesioni dolose, Libertà religiosa, Appartenenza confessionale, Diritto alla salute, Esercizio abusivo della professione medica abstract: La circoncisione rituale consiste in una menomazione dell'integrità fisica che non può prescindere dall'attenta valutazione delle condizioni del soggetto che la subisce, per le potenziali conseguenze negative che potrebbero aversi sulla sua salute, e che deve essere eseguita nel rispetto della buona pratica clinica, garantendo successivamente un'adeguata assistenza. Lo svolgimento di tale attività richiede, dunque, in ogni caso l'intervento di personale medico (nel caso di specie, veniva ritenuta responsabile del reato di cui all'art. 348 c.p. la madre di un neonato che aveva sottoposto il figlio a circoncisione rituale, affidandolo a persona estranea alla professione medica) [...]