Diccionario panhispánico del español jurídico

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L’interprete Della Costituzione di fronte al rapporto fatto-valore. Il testo costituzionale nella sua dimensione diacrónica

por Luciani, Massimo

Artículo
ISSN: 1886-6212
Madrid Iustel 2010
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Il saggio prende le mosse dalla critica di David Hume alle operazioni di derivazione del valore dal fatto. Questa critica (che va assai al di là della contestazione della c.d. fallacia naturalistica e punta alla negazione del fondamento razionale dei giudizi etici) investe le proposizioni etiche, ma ha molta difficoltà ad estendersi alle proposizioni giuridiche. In particolare, essa non si può indirizzare agli enunciati legislativi, né agli enunciati che ne sono meramente descrittivi. E anche quanto alle proposizioni interpretative di quegli enunciati essa non è in grado di esibire la stessa forza che le è riconosciuta quando si rivolge alle proposizioni etiche. Nondimeno, un problema di rapporto tra il fatto e il diritto nei processi interpretativi degli enunciati giuridici si pone. Particolarmente complessa, in particolare, è la questione dei rapporti tra evoluzione dei fatti e stabilità del testo normativo. Nel saggio la si esamina a partire dalla distinzione, formulata da Richard Hare, dell’elemento frastico e dell’elemento neustico degli enunciati, inquadrando, specificamente, il tema del rapporto fra interpretazione costituzionale e tempo, anche ridefinendo la prospettiva della polemica tra originalisti e antioriginalisti.

Tabla de Contenidos

1.- Sobre la (ir) relevancia de la crítica de la falacia naturalista por cuestiones de interpretación jurídica.
1.1.- El funcionamiento crítico de Humea y el derecho.
1.2.- El funcionamiento crítico de Humea y la interpretación jurídica.
2.- Del estado de derecho al estado constitucional de la ley: un desafío adicional para el intérprete.
3.- La relación entre norma y tiempo en general (en el margen de una reflexión de Hare).
4.- La relación entre norma y tiempo en particular en el dominio de la interpretación constitucional.
4.1.- Sobre la especificidad de la interpretación constitucional.
4.2.- La controversia sobre la originalidad.


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Il saggio prende le mosse dalla critica di David Hume alle operazioni di derivazione del valore dal fatto. Questa critica (che va assai al di là della contestazione della c.d. fallacia naturalistica e punta alla negazione del fondamento razionale dei giudizi etici) investe le proposizioni etiche, ma ha molta difficoltà ad estendersi alle proposizioni giuridiche. In particolare, essa non si può indirizzare agli enunciati legislativi, né agli enunciati che ne sono meramente descrittivi. E anche quanto alle proposizioni interpretative di quegli enunciati essa non è in grado di esibire la stessa forza che le è riconosciuta quando si rivolge alle proposizioni etiche. Nondimeno, un problema di rapporto tra il fatto e il diritto nei processi interpretativi degli enunciati giuridici si pone. Particolarmente complessa, in particolare, è la questione dei rapporti tra evoluzione dei fatti e stabilità del testo normativo. Nel saggio la si esamina a partire dalla distinzione, formulata da Richard Hare, dell’elemento frastico e dell’elemento neustico degli enunciati, inquadrando, specificamente, il tema del rapporto fra interpretazione costituzionale e tempo, anche ridefinendo la prospettiva della polemica tra originalisti e antioriginalisti.

Tabla de Contenidos

1.- Sobre la (ir) relevancia de la crítica de la falacia naturalista por cuestiones de interpretación jurídica.
1.1.- El funcionamiento crítico de Humea y el derecho.
1.2.- El funcionamiento crítico de Humea y la interpretación jurídica.
2.- Del estado de derecho al estado constitucional de la ley: un desafío adicional para el intérprete.
3.- La relación entre norma y tiempo en general (en el margen de una reflexión de Hare).
4.- La relación entre norma y tiempo en particular en el dominio de la interpretación constitucional.
4.1.- Sobre la especificidad de la interpretación constitucional.
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